L’Innovazione Tecnologica nella Sanità: Sfide e Opportunità per il Servizio Sanitario Nazionale

In un’intervista esclusiva, Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, ha condiviso la sua visione sull’importanza dell’innovazione tecnologica nella sanità e sulle sfide che il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) deve affrontare per adattarsi alle nuove tecnologie e garantire un’assistenza di qualità ai cittadini.

Secondo Cartabellotta, il futuro della sanità è già qui, ma non è uniformemente distribuito. Le nuove tecnologie, come la tele-monitoraggio, la telemedicina, la mobile health e l’intelligenza artificiale, stanno rivoluzionando il modo in cui viene erogata l’assistenza sanitaria. Tuttavia, esiste un grande divario tra lo sviluppo tecnologico e i modelli organizzativi del SSN, ancora legati a normative e riforme di 25-30 anni fa.

Per affrontare questa sfida, Cartabellotta sottolinea la necessità di rinnovare il SSN non solo dal punto di vista tecnologico, come stanno facendo molti grandi ospedali, ma anche in termini di regole e modelli organizzativi. Senza un adeguamento delle normative e dei processi, si rischia di non sfruttare appieno le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie e di non garantire un’assistenza efficiente ed efficace ai cittadini.

Un altro tema cruciale affrontato nell’intervista è quello delle liste d’attesa. Cartabellotta evidenzia come il problema non sia solo la lunghezza dei tempi di prenotazione per le singole prestazioni, ma la mancanza di una presa in carico globale del paziente cronico. Il SSN dovrebbe farsi carico di coordinare tutte le prenotazioni e le visite necessarie, evitando al paziente il disagio di doversi muovere tra diversi CUP, aziende sanitarie e ospedali.

Questo approccio olistico richiede una revisione dei modelli organizzativi e una maggiore integrazione tra i diversi livelli di assistenza. Il nuovo decreto sulle liste d’attesa rappresenta un passo nella giusta direzione, ma è fondamentale restituire al SSN la capacità di prendere in carico il paziente in tutti i suoi bisogni, anche quelli logistici e organizzativi.

Infine, Cartabellotta affronta il tema del divario territoriale nella qualità e nell’accessibilità dei servizi sanitari. Negli ultimi 15 anni, si è osservato un divaricamento della forbice tra il Nord e il Centro-Sud, dovuto sia a problemi di qualità dei servizi che a una minore disponibilità economica della popolazione meridionale. Questo divario si traduce in fenomeni di rinuncia alle cure e di impossibilità di spendere quanto necessario per soddisfare i bisogni di salute.

L’intervista a Nino Cartabellotta mette in luce le sfide complesse che il Servizio Sanitario Nazionale deve affrontare per adattarsi all’innovazione tecnologica e garantire un’assistenza di qualità a tutti i cittadini. Per cogliere appieno le opportunità offerte dalle nuove tecnologie, è necessario un rinnovamento profondo dei modelli organizzativi e delle normative, accompagnato da una maggiore integrazione tra i diversi livelli di assistenza e da una presa in carico globale del paziente.

Allo stesso tempo, è fondamentale affrontare il divario territoriale nella qualità e nell’accessibilità dei servizi sanitari, garantendo a tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro residenza o condizione economica, il diritto a un’assistenza sanitaria di alto livello. Solo attraverso un impegno congiunto di tutti gli attori del sistema, dalle istituzioni ai professionisti, sarà possibile costruire un Servizio Sanitario Nazionale innovativo, equo e centrato sul paziente, in grado di affrontare le sfide del presente e del futuro.