La Co-progettazione e l’Intelligenza Artificiale: Strumenti per un Futuro Migliore della Sanità

In un’intervista esclusiva, Daniela Donetti, Ambassador della Sanità, ha condiviso la sua visione sull’importanza della coprogettazione e dell’intelligenza artificiale per affrontare le sfide del sistema sanitario e costruire un futuro migliore per la salute dei cittadini.

La Donetti sottolinea la necessità di una stretta collaborazione tra i professionisti della sanità pubblica e gli attori del settore privato. I tempi degli atti regolatori della sanità pubblica sono spesso troppo lunghi, e solo attraverso una co-progettazione è possibile applicare l’attività alla progettazione in modo rapido ed efficace. Questo approccio collaborativo non solo accelera i processi, ma permette anche una crescita congiunta e una visione condivisa tra i diversi attori del sistema.

La contaminazione tra i sistemi complessi, come evidenziato da Donetti, è un altro elemento chiave per garantire qualità e prodotti di valore. La collaborazione tra diverse competenze e prospettive arricchisce il processo di innovazione e consente di affrontare le sfide in modo più efficace. L’entusiasmo generato da questa contaminazione è un ulteriore stimolo per il cambiamento e il miglioramento del sistema sanitario.

Un altro tema centrale affrontato nell’intervista è l’applicazione dell’intelligenza artificiale in ambito sanitario. La Donetti riconosce il potenziale di questa tecnologia, ma sottolinea la necessità di costruire insieme degli atti regolatori che consentano di verificare la qualità e il valore dei prodotti generati dall’IA. L’esperienza dell’azienda ospedale Sant’Andrea, dove l’intelligenza artificiale è già utilizzata in alcuni ambiti, come quello radiologico, ha dimostrato risultati promettenti e grandi soddisfazioni.

Tuttavia, La Donetti evidenzia l’importanza di un approccio progetto per progetto, valutando attentamente come l’IA possa essere utilizzata per migliorare la qualità, il valore e il controllo delle prestazioni sanitarie. L’intelligenza artificiale rappresenta un’innovazione molto interessante, ma richiede una costruzione attenta e una verifica continua dei suoi impatti sulla salute dei pazienti e sull’efficienza del sistema.

Infine, La Donetti affronta il tema della carenza di professionisti in diversi ambiti della sanità, in particolare nel pronto soccorso. Oltre al problema del numero di medici formati, l’Ambassador evidenzia la necessità di rivedere le regole contrattuali per motivare i professionisti a lavorare in contesti di grande fatica psicofisica e rischio, come il pronto soccorso. Si tratta di un problema complesso che richiede un approccio integrato e una riflessione approfondita sulle condizioni di lavoro e sulla valorizzazione dei professionisti sanitari.

In conclusione, l’intervista a Daniela Donetti mette in luce l’importanza della co-progettazione e dell’intelligenza artificiale come strumenti per costruire un futuro migliore della sanità. La collaborazione tra i diversi attori del sistema, la contaminazione tra competenze e prospettive, e l’applicazione attenta dell’IA rappresentano elementi chiave per affrontare le sfide del presente e del futuro. Tuttavia, per garantire il successo di queste innovazioni, è fondamentale accompagnarle con atti regolatori adeguati, una verifica continua dei loro impatti e una riflessione approfondita sulle condizioni di lavoro e sulla valorizzazione dei professionisti sanitari. Solo attraverso un approccio integrato e una visione condivisa sarà possibile costruire un sistema sanitario più efficiente, equo e sostenibile, in grado di rispondere alle esigenze di salute dei cittadini.