Essere Ambassador della Sanità Italiana significa guardare oltre i confini, interpretando il nostro sistema non come un’isola, ma come parte di una rete globale che si nutre di confronto, cooperazione e visione condivisa. In un’Europa che evolve rapidamente, l’Italia può e deve giocare un ruolo da protagonista, portando il proprio valore umano e scientifico nei grandi dibattiti internazionali sulla salute. Questo riconoscimento è per me un invito a rafforzare il legame tra efficienza gestionale e qualità delle cure, con uno sguardo rivolto all’innovazione, alla digitalizzazione e alla sostenibilità. Solo così possiamo costruire una sanità capace di rispondere alle sfide del futuro.